Wunderkammer, in italiano camera delle meraviglie o gabinetto delle curiosità o delle meraviglie, è un termine tedesco che indicava gli spazi in cui, dal XVI al XVIII secolo, i collezionisti conservavano raccolte di oggetti straordinari: mirabilia, ovvero cose che suscitavano meraviglia. La Wunderkammer si può considerare una sorta di archetipo del museo, senza però le caratteristiche cronologiche e senza un preciso metodo di catalogazione.
Lo Spazio dell'Uva e del Vino, acronimo SUV, è una moderna Wunderkammer nata sulle suggestioni di un breve racconto scritto da Ottavio Missoni nel 1989 che descrive 12 ore (da mezzogiorno a mezzanotte) trascorse in un'osteria di Trieste. A partire da questo testo è nata un'esposizione unica di oggetti, utensili, manifesti, manoscritti, libri antichi e moderni e altre mirabilia, le cui storie sono raccontate nei due libri “Vite ambulante. Nuove cattedre ambulanti di Enologia e Viticultura” e “Accidenti, malattie e parassiti della vite” (Edizioni SUV, 2014). Non si tratta di un vero e proprio museo, con un percorso prestabilito secondo un ordine temporale, ma è un'esposizione basata su associazioni e analogie, richiami e casualità. Tanti frammenti di storie per raccontare un'unica storia, quella del vino e del suo legame con l'uomo.